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Contesto storico
La pittura gotica appare per la prima volta in Francia all'inizio del XIII secolo, ma in Italia si sviluppa circa un secolo dopo. [1]
È segnata dal fatto che la società feudale viene lasciata indietro e dal formarsi di nuove classi sociali. Nobili e ricchi ora commissionano opere pittoriche—un atto che finora era più che altro collegato alla chiesa.
È importante notare che diverse monarchie nazionali si consolidano durante l'età del gotico, come quella della Francia, dell'Inghilterra e della Spagna. In altre zone, ad esempio l'Italia, rappresenta concetti diversi, come quello del libero comune. [2]
Etimologia
Il termine “gotico” deriva dalla tribù germanica dei Goti e viene inizialmente usato in modo spregiativo come sinonimo di “barbarico”. Viene dunque utilizzato al tempo per distinguere lo stile gotico da quello romanico. Il termine viene poi rivisitato e adottato nel futuro.
Polittico Stefaneschi
Realizzato da Giotto circa nel 1320 (data incerta), è un trittico in forma di tempera su tavola.
Rappresenta varie figure. Al centro, Cristo circondato dagli angeli con un uomo che si inchina ai suoi piedi. A sinistra, san Pietro che viene crocifisso a testa in giù e la sua anima che viene guidata in cielo dagli angeli. A destra, un altro santo viene portato in paradiso dagli angeli, ossia san Paolo. Sotto, invece, è stata dipinta la Vergine con il Bambino, gli angeli, e i santi Giacomo e Pietro nel centro, e poi 5 apostoli sia a destra che a sinistra.
Polittico di Bologna
Il Polittico di Bologna è un'opera a tempero e oro su tavola, realizzata da Giotto circa dal 1330 al 1334.
Nel mezzo venne dipinta la Maestà, seduta sul trono, che tiene il Bambino. A sinistra c'è san Pietro che tiene il bastone in mano e la chiave al paradiso nell'altra. Tra lui e la Maestà c'è l'arcangelo Gabriele, che come nell'Annunciazione, si gira verso Maria. Porta in mano il testo dell'Ave Maria. Poi, a destra l'arcangelo san Michele, che nella mano sinistra tiene il globo e nella destra uccide il drago dell'Apocalisse tramite una spada, e finalmente, San Paolo, che porta una spada e le lettere con se.